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La nostra rivista.

ETHNORÊMA
Lingue, popoli e culture


Rivista annuale dell’Associazione Ethnorêma
ISSN 1826-8803
Periodico registrato presso il Tribunale di Tortona (AL), Autorizzazione 1/05 del 28/10/2005

Direttore responsabile: Moreno Vergari

Comitato di redazione: Danilo Faudella, Paola Giorgi, Marco Librè, Barbara Rolleri, Moreno Vergari, Roberta Zago.

Comitato scientifico:  Peter K. Austin (Emeritus Professor, SOAS, University of London), Giorgio Banti (Professore emerito – Università di Napoli L’Orientale), Flavia Cuturi (Università di Napoli L’Orientale), Silvia Dal Negro (Libera Università di Bolzano), Francesca Declich (Università di Urbino Carlo Bo), Gianni Dore (Università di Venezia “Ca’ Foscari”), Aaron Hornkohl (University of Cambridge), Gianfrancesco Lusini (Università di Napoli L’Orientale), Ilaria Micheli (Università degli Studi di Trieste), Brian Migliazza (SIL International), Francesca Romana Moro (Università di Napoli L’Orientale), Cristina Muru (Università della Tuscia, Viterbo), Anna Maria Paini (Università di Verona), Antonia Soriente (Università di Napoli L’Orientale), Rainer Voigt (Emeritus Professor – Freie Universität Berlin), Massimo Zaccaria (Università di Pavia).

Peer-reviewed journal (“double blind” method).

Valutazione ANVUR: Classe A per l’Area 14/B2 (Scienze Politiche e Sociali – Storia delle relazioni internazionali, delle società e delle istituzioni extraeuropee)* – Rivista scientifica per l’Area 10 (Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche) e per l’Area 11 (Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche).

*  Le riviste di classe A sono quelle, dotate di ISSN, riconosciute come eccellenti a livello internazionale per il rigore delle procedure di revisione e per la diffusione, stima e impatto nelle comunità degli studiosi del settore, indicati anche dalla presenza delle riviste stesse nelle maggiori banche dati nazionali e internazionali.

OPEN ACCESS POLICY & COPYRIGHT: 
Gli autori dei manoscritti accettati per la pubblicazione concedono il diritto di pubblicare il loro testo elettronicamente e archiviarlo rendendolo consultabile in permanenza. Il copyright rimane agli autori, che possono ripubblicare i propri articoli online, citando la fonte. Agli autori non sono richiesti contributi per la pubblicazione degli articoli.
Gli utenti hanno il diritto di leggere, scaricare, copiare, distribuire, stampare o effettuare dei link ai testi completi degli articoli.

SCOPO
La scrittura è senz’altro una delle forme più importanti di comunicazione. Lo scritto rimane, dicevano i latini. Ma quando nasce la scrittura? Per quale motivo? Non lo sappiamo con esattezza e varie sono le ipotesi, destinate a rimanere tali. Possiamo però guardarci indietro, e scoprire che ci viene detto quando sarebbe nato il segno, inteso come elemento portatore di messaggio. La storia è quella biblica di Caino e Abele. Caino uccide suo fratello Abele e Dio lo condanna a vagabondare per una terra che gridava per il sangue innocente che aveva dovuto accogliere. Caino ritiene la condanna troppo dura ed è spaventato dall’idea che chiunque lo incontri lo possa a sua volta uccidere. Allora “il Signore mise un segno (’ot in ebraico, semeion in greco) su Caino, perché nessuno, trovandolo, lo uccidesse” (Genesi 4:15). Il primo segno della storia avrebbe quindi portato un messaggio a tutti i popoli, invitandoli a non fare le proprie vendette, a non alzare le mani su un altro uomo, nemmeno su un assassino.
Non sappiamo cosa fosse quel segno. Una scritta? Un disegno? Poco importa. Quello che conta è che era chiaro a tutti e che indicava una parola o un oggetto (un rhêma) che serviva da messaggio per il popolo (l’ethnos).
A questo dovrebbe servire la comunicazione, in ogni sua espressione, a diventare un mezzo di relazione positiva tra gli uomini. Anche un mezzo di riflessione che produce un’azione. Purtroppo sappiamo che spesso così non è, perché non si è capito e seguito il modello e il significato di quel primo segno.
Noi vorremmo, attraverso gli articoli di questa rivista, conoscere un po’ di quello che è espressione dei popoli, per cercare di capire. Sia che si tratti di un aspetto linguistico, di una tradizione popolare, di una pagina di storia o quant’altro. Vorremmo quindi che chi scrive non abbia solo conoscenze tecniche, ma anche occhi per vedere, orecchi per sentire e voglia di imparare dall’altro, per poi trasmettere quanto appreso.
La rivista vuole essere solo uno degli aspetti dell’opera di Ethnorêma, che è principalmente la promozione culturale. Vari di noi lavorano spesso ‘sul campo’, vagabondando tra lingue, popoli e culture. Molti si legano alle situazioni e ne nascono relazioni, affetti e azioni concrete.
Questo è lo scopo, il segno che vorremmo lasciare.

CODICE ETICO
Ethnorêma è la rivista scientifica peer-reviewed dell’Associazione di Volontariato Ethnorêma. L’Associazione Ethnorêma e tutti gli organi della rivista (Autori, Direttore, Comitato di redazione, Comitato scientifico e Revisori) si impegnano a rispettare e a difendere gli standard etici in tutte le fasi del processo di pubblicazione, ispirandosi al codice etico delle pubblicazioni elaborato dal COPE, Committee on Publication Ethics, Best Practice Guidelines for Journal Editors (revisione 7 marzo 2011).  Si rimanda a tale fonte per un approfondimento delle direttive etiche.

1. Doveri del Direttore responsabile e del Comitato di redazione
1.1. Il Direttore e il Comitato di redazione sono responsabili per i contenuti pubblicati nella rivista. Dovranno inoltre garantire l’integrità dei lavori pubblicati e impegnarsi al continuo miglioramento della qualità della rivista.
1.2 Il Direttore, coadiuvato dal Comitato di redazione, decide riguardo l’accettazione o il rifiuto di un manoscritto. Il criterio di accettazione o rifiuto sarà basato su rilevanza, originalità, chiarezza e sull’adesione o meno alla linea editoriale della rivista. 
1.3 Ethnorêma adotta un processo di revisione double blind (doppio cieco), assicurando revisioni anonime da parte di revisori qualificati e non in conflitto di interesse con gli autori. Il Direttore e il Comitato di redazione vigileranno affinché sia garantita la riservatezza dell’identità degli autori, dei revisori e dei manoshcritti presentati, e che la documentazione riguardo il processo di revisione sia opportunamente conservata.
1.4 Il Direttore e il Comitato di redazione dovranno assicurare che nessuna discriminazione potrà essere fatta in base al sesso, al credo religioso o politico, all’etnia, alla provenienza geografica, ecc. degli autori dei manoscritti ricevuti da Ethnorêma.

2. Doveri degli Autori
2.1 Gli autori dovranno garantire l’originalità dei propri manoscritti, che il loro lavoro non sia stato copiato, nemmeno parzialmente, da lavori altrui, che non sia stato precedentemente pubblicato in altre riviste o inviato contemporaneamente a altre riviste in vista della pubblicazione. Ethnorêma si riserva il diritto di verificare che gli autori non abbiano violato tali indicazioni.
2.2 Gli autori dovranno garantire puntualità nella consegna dei manoscritti, attendendosi alle norme redazionali, entro i tempi stabiliti. Dovranno inoltre provvedere a una sollecita revisione degli stessi qualora ci fosse tale necessità, secondo le indicazioni dei revisori. Spetterà al Direttore responsabile, dopo specifica richiesta da parte degli autori, di valutare se concedere eventualmente un tempo più lungo agli autori, sia per la consegna dei manoscritti che per la loro revisione.
2.3 Qualora gli autori dovessero scoprire degli errori nell’articolo pubblicato, sarà loro cura informare in tempi strettissimi il Direttore, concordando con esso la correzione o il ritiro dell’articolo. Qualora l’errore venisse evidenziato da altri, il Direttore chiederà all’autore di scrivere una ritrattazione sul numero successivo della rivista e/o sul sito in cui l’articolo è pubblicato.

3. Doveri dei Revisori
3.1 I Revisori si impegneranno affinché ogni manoscritto sia valutato in maniera oggettiva e imparziale, priva di ogni forma di pregiudizio, evitando ogni forma di attacco personale verso l’autore.
3.2 I Revisori dovranno rifiutare di revisionare i manoscritti qualora si trovassero in chiaro conflitto di interesse o di competizione con le persone o le istituzioni collegate ai manoscritti. Allo stesso modo non potranno procedere alla revisione se avessero già personalmente fornito agli autori dei commenti sui manoscritti o su loro versioni precedenti. 
3.3 I Revisori dovranno garantire che le revisioni verranno consegnate entro i tempi stabiliti o avvisare tempestivamente il Direttore se questo non fosse possibile. In tal caso il Direttore si riserverà il diritto di passare ad altri la revisione del manoscritto.
3.4 I Revisori dovranno garantire l’assolutezza riservatezza dei manoscritti e delle informazioni in essi contenute, non discutendone con altri se non con il Direttore e il Comitato di redazione.

4. Doveri del Comitato scientifico
4.1 Il Comitato scientifico, composto da esperti qualificati sia nazionali che internazionali, vigilerà affinché il carattere e l’originalità dei contenuti della rivista siano conformi agli standard scientifici internazionali.
4.2 I membri del Comitato scientifico potranno svolgere anche funzione di Revisori, secondo i criteri espressi al punto 3 e relativi sottopunti. Sarà premura del Comitato scientifico di collaborare con il Direttore per l’identificazione di altri Revisori qualificati.
4.3 Il Comitato scientifico si impegna a promuovere e diffondere la rivista, cercando e proponendo nuovi autori qualificati affinché sottopongano i loro manoscritti a Ethnorêma.

Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale 3.0 Italia  

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